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martedì 17 giugno 2014

L 'ARTE SALVA TARANTO DALL'ILVA, ANCHE A BARI GLI ‘ILVA MAGIQUE’ DI PEP MARCHEGIANI

Dopo il blitz nella città dei due mari, di ulivetti profumati esposti anche   nel capoluogo pugliese.
L’artista: “Sono tornato da Taranto sconvolto dopo un ‘tour’  tra disastri e bellezze”
Taranto, 17 giugno 2014. Dopo il blitz a Taranto, spuntano anche a Bari gli "Ilva Magique", cioè gli alberelli profumati ideati dall'artista esplicitista Pep Marchegiani come soluzione provocatoria al problema dei cattivi odori generati dallo stabilimento siderurgico dell'Ilva, nel capoluogo ionico, se non fosse che quello degli odori è solo l'ultimo degli effetti di un inquinamento senza pari. Due gli alberelli posizionati nel tratto pedonale di via Argiro, a Bari, in collaborazione con la Galleria FormaQuattro.

lunedì 16 giugno 2014

La pittura metafisica:sogno ed enigma sulla tavolozza dei colori.



La Pittura Metafisica è uno dei grandi contributi dell'Italia alle avanguardie storiche del '900, passaggio indispensabile per la nascita del Surrealismo.In quegli anni si stava affermando il Futurismo e la Pittura Metafisica era l'esatto contrario: Nel futurismo è tutto dinamismo e velocità; nella metafisica predomina l'immobilità più assoluta.In essa c'è una evidente carica di suggestione, ricca di atmosfere magiche ed enigmatiche, dove si "vede" il silenzio più assoluto. Dal 1911, il ventitreenne Giorgio De Chirico, trasferitosi a Parigi, inizia a sperimentare una tecnica particolare che sarà, solo in seguito, definita Pittura Metafisica tecnica studiata solo da lui.Questo stile, che prende forma tra il 1912 ed il 1914, è legata solo all'evoluzione stilistica di Giorgio de Chirico.Solo dal 1916, altri pittori italiani, ispirandosi alle sue opere, elaborano un proprio linguaggio personale inserendo le forme metafisiche nelle proprie opere.Il primo a seguire l'esempio Metafisico è Carlo Carrà che, appassionato futurista, incontra De Chirico nel 1917 all'ospedale militare di Ferrara.

martedì 3 giugno 2014

Cinico,intrigante,bello e romantico:Costantino Nigra!



Costantino Nigra,: il diplomatico, filologo e poeta canavesanoQuesta settimana voglio raccontare in modo dettagliato la singolare vicenda, umana e culturale, delcanavesano Costantino Nigra, uomo che riuscì ad essere sia attento studioso delle tradizioni dellasua terra, sia capace diplomatico.Nato a Villa Castelnuovo (oggiCastelnuovo Nigra), in Valle Sacra, l’11 giugno del 1828 e mortopoi a Rapallo, Nigra fu un “uomo di lettere” che seppe,al di la dei suoi orizzonti culturali, e, forse,proprio in forza di questi, essere protagonista della sua epoca in un contesto di primo livello della contingenza storico/ politica dei suoi tempi.Si potrebbe dire che Nigra incarnò, con evidenza più palese di altri suoi contemporan eparticolare categoria di intellettuale piemontese del periodo risorgimentale mai dimentico delle proprie radici ma, al pari, apertoal mondo, conscio della sua capacità di lavorare per contribuire al processo unitario.La fama “ risorgimentale” di Costantino Nigra è dovuta, in particolare, al fatto che, dopo un periodo di lavoro successivo alla prima guerra di indipendenza (durante la quale da bersagliere, in combattimento, fu ferito a un braccio) come stretto collaboratore di Massimo d’Azeglio,

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.