Che ora è ?

martedì 22 aprile 2014

L’età moderna davanti al fascino del potere : Μέγας Ἀλέξανδρος…



Si scartano i temi più fantastici che hanno popolato l’immaginario antico e medievale e si riprendono i temi dell’imitatio e della riflessione seria e consapevole di alcuni dei tratti caratterizzanti: la conquista, e dunque il rapporto con l’oriente e il contatto con l’esotico; gli aspetti caratteriali e morali, con spazio al comico, al tragico, all’etico; la filosofia della storia e la propaganda politica. «Se io non era l'imperator Napoleone, avrìa voluto essere il cittadino Cosimo Rondò». Così dice Napoleone al Barone Rampante, appropriandosi della famosa battuta di Alessandro a Diogene: «Se non fossi Alessandro vorrei essere Diogene». Nel Barone Rampante di Calvino, infatti, Napoleone incontra Cosimo, il barone che vive sugli alberi e affronta il mondo come Candido di Voltaire: infastidito dal sole, Napoleone chiede a Cosimo di fargli da schermo e subito scatta in lui un vago, sfocato ricordo del testo di Plutarco, dove si racconta il famoso incontro fra Alessandro e Diogene.

venerdì 18 aprile 2014

La morte di Marquez.Gabriel García Marquez ha segnato anche la mia generazione con le passioni e le solitudini degli amori

Di Pierfranco Bruni 


Cosa è  stato Gabriel García Marquez per una generazione che più volte, negli anni Settanta, ha letto e riletto "Cent'anni di solitudine"? Marquez è morto!
E poi l'amore negli anni del colera e poi la tristezza delle puttane... E poi i racconti che raccontavano le donne nella America del Sud tra il mondo boliviano e i balli cubani...

martedì 15 aprile 2014

Francesco Grisi: un marinaio partito dal mare di Cutro nella Calabria dei simboli

Un convegno per i 15 anni dalla morte di Grisi 

DI MARILENA CAVALLO 

"Cocci di memorie
Sulle macerie del vento
A raccogliere le ore di Pitagora
Nel canto greco
Che dalle coste dello Ionio
Hanno echi
Imprigionati tra le parole 
Che altre parole custodiscono.
E poi una donna di Sibari 
Danza sulle onde di Crotone".

domenica 13 aprile 2014

Nel tempo dei..."Misteri"



Devo confessare che assistere alla Processione dei Misteri è  per me attrazione e, nello stesso tempo, commozione, nel senso etimologico della parola ovvero “ turbamento dello stato interiore, dovuto all'insorgere di un forte sentimento”.  
La musica, cadenzata, tragica e grave, crea, poi, l’atmosfera adatta alla circostanza, avvolgendo lo spettatore in una bolla fuori dal tempo. Il termine processione deriva dal verbo latino  procedere, (andare avanti, avanzare, procedere): è un insieme organizzato di persone che avanzano in maniera formale o cerimoniale.

sabato 12 aprile 2014

Il Marinetti che impose ai futuristi Leopardi come maestro d'ottimismo

Di Pierfranco  BRUNI 


Non è  una contraddizione di forme o nelle forme di una letteratura che ha sempre intrecciato le esistenze. Marinetti è stato un attento conoscitore di Giacomo Leopardi. Non solo. Il padre dell'unica avanguardia nazionale che voleva uccidere il chiaro di luna amava profondamente la poesia di Leopardi, tanto che cercò di ricontestualizzare e riproporre il sentiero dell'infinito attraverso "l'elogio" dell'ottimismo.
Certo Marinetti non accettava la "logica" del pessimismo né in filosofia e letteratura e tanto meno nella vita.

domenica 6 aprile 2014

ἔρως καὶ θάνατος ,elementi dell’eterna vita umana

“Eros e Thanatos",amare parole scritte più di 2500 anni fa…  viverle come fossero state scritte per te, oggi.Studiare è come amare, presuppone libertà e sincerità. Cultura è relazione tra il mio io più intimo e unico e un altro io che ha le sue leggi e la sua storia. Quanto più profonda e vera è la relazione, tanto più potente è la conoscenza che se ne trae. “Eros e thanatos”, perché ho paura di morire, sì, ed è per questo che amo i classici. Nelle loro parole ritrovo la strada, esse mi indicano la via, mi aiutano a riconoscere cosa è giusto, urgente e importante e cosa non lo è.I classici ristabiliscono il giusto rapporto tra l’umano e l’eterno.“ Eros e thanatos” racconta della mia passione per i classici del teatro greco, per quelle parole antiche che non accaddero mai ma furono sempre.Eros e Thanatos in quanto elementi complementari nella vita di ogni uomo, sono sempre stati oggetto di interesse fin dall'antichità.

mercoledì 2 aprile 2014

2 Aprile. San Francesco di Paola. Il Santo che mi cammina nel cuore

Il mio San Francesco di Paola

di Pierfranco Bruni 

Una sera sul ponte.  Attraversavo i due mari. Quello Grande che entrava in quello Piccolo. Ponte di San Francesco di Paola. Il calabrese che segnò le epoche di mezzo tra i secoli che cambiarono le geografie di Occidente e le geografie di Oriente. Francesco fu un poeta della alchimia. Un profeta ma anche un camminatore di mare e di terre. Cercò di lasciarmi in eredità l'impazienza di conquistare la pazienza facendo a meno della ragione. Bisogna a volte fare a meno della ragione e affidarsi completamente al mistero, perché è il mistero che ci salva dalle incongruenze del quotidiano.

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ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

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Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.