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lunedì 20 agosto 2012

IL NUOVO ROMANZO DI PIERFRANCO BRUNI FA DISCUTERE


CLARETTA PETACCI  E BENITO MUSSOLINI
UNA STORIA D'AMORE NELLA TRAGEDIA DELLA STORIA

Pierfranco Bruni: "La figura di Claretta ha uno straordinario fascino non solo come donna per la sua femminilità e la sua raffinata bellezza ma per il coraggio e la dignità espresse negli ultimi istanti di vita e davanti agli uccissori del duce. Mai si sottrae al suo amore per Benito pur consapevole della tragedia tracciata nella storia e sceglie volontariamente di divedere con Mussolini il destino fatale"
Un amore profondo e tragicamente scavato nella storia e nelle rughe di un contesto che non è soltanto esistenziale. Una passione che il tempo ha posto sulle ali del mito. Perchè l'amante del duce è dentro il mito. Dettagli, parentesi, riferimenti sono tasselli indelebili. 
Pierfranco Bruni racconta la storia d'amore e tragedia tra Claretta Petacci e Benito Mussolini attraversata da eventi drammatici e lettere immaginarie. Il nuovo romanzo di Pierfranco Bruni porta sulla scena non solo il senso tragico ma anche il sogno di Claretta nel dolore di intere generazioni.
Da molti anni Bruni lavora a questo libro. Già nel 1996 aveva pubblicato una plaquette dal titolo "Claretta e Ben. Il mio amore è con te, che aveva riscosso successo.
C’è la storia. Sarebbe impossibile scrivere su Claretta dimenticando fatti e destini. La fotografia atroce di Piazzale Loreto, osserva Bruni, "va rimossa dall’immaginario pubblico e soltanto restituendo umanità è possibile riaprire una pagina nel nome della riconciliazione e della cultura dell’umanesimo. Anche per questi motivi ho cercato di proporre in un romanzo un amore tragico che resta nella storia”.
Claretta è  una donna metaforizzata tra le pagine di Bruni. Ma in questo ultimo romanzo la storia viene completamente assorbita dalla tragedia di un amore immenso e lacerante che ha reso Claretta una donna invincibile e visibile. Non è tanto l’amore di Benito verso Claretta che emerge ma piuttosto è la donna Claretta, l’amante Claretta, il coraggio di una donna che dedica tutta la sua vita ad un uomo sconfitto, ad un uomo che non potrà più darle nulla e nella sua dolcezza, al di là del bene e del male, non maschera mai il suo amore per Ben. Non accetta di fuggire, di andare in Spagna con la sua famiglia, non accetta di restare lontana dal Duce ormai condannato e indossa una tuta blu per confondersi tra i militare e seguire il suo amore. “il mio amore è con te”.
Spesso Claretta  sottolinea questa dimensione che non ha nulla di onirico ma di verità. Pierfranco Bruni raccoglie queste testimonianze e le raccoglie non soltanto dai suoi attenti studi sul Fascismo, (ha scritto, tra l’altro, anche un libro su Caradonna e il Fascismo oltre a diversi libri su Giuseppe Bottai) sulla vita di Mussolini, su la Repubblica Sociale di Salò, sugli ultimi giorni di Salò ma molte indicazioni provengono da una voce diretta, voce narrante, che è quella del padre.
Un romanzo che si articola attraverso una chiave di lettura che è quella della tragedia dei "ragazzi di Salò" in una contestualizzazione di vite vissute, di racconti e di fantasie in un immaginario tutto filtrato tra realtà e percorsi onirici. Ma è anche un ramanzo profondamente radicato nell'amore e scritto con amore e va letto sia attraverso una interpretazione storica ma soprattutto attraverso una chiave di lettura in cui si "abita" un tragico amore.
In Passione e morte. Claretta e Ben” non è la storia che chiude le pagine di questo romanzo. Ma la poesia, la vita, la passione: “L’amore, la passione, il rischio e la bellezza di una donna che ha saputo morire per il suo uomo./ Una donna dagli occhi di tenerezza lunare, sui tacchi alti, stretta al suo uomo./ Claretta, sempre nella sua eleganza, non ha mai avuto il timore di morire per amore. E poi basta./ Senza più parole. Il punto è un obbligo”. Così si chiude il romanzo.  Dove sono i lacci della storia? Il romanzo ha questo incipit: “Mio padre mi racconta. Mia madre ascolta…”.
Un dato narrativo preciso in uno scrittore sicuro. Una chiusa che supera il narrare per dare voce alla poesia. E il tutto nella tragedia della storia e in questa tragedia un amore. Lo scrittore  compie un viaggio non solo dentro le sue memorie ma nella memoria del padre e in queste memorie Claretta resta una viola d’inverno come nei versi di Tommaso Landolfi o una nuovola come nelle poesie di Carlo Mazzantini. “Passione e morte” forse non è un diario. Lontano da “Quando fioriscono i rovi”, “Il mare e la conchiglia”, “La bicicletta di mio padre”, “Paese del vento”?
Questo nuovo libro di Bruni è un romanzo che penetra la storia e la affida all'immaginario del lettore come nel romanzo "Il perduto equilibrio" dedicato agli anni della tragedia di Aldo Moro di qualche anno fa.
Una traccia soltanto per dare un senso ad uno scrittore che vide dentro un linguaggio che ha come percorso una vera e propria griglia simbolica. “Passione e morte” è una forte testimonianza e una conferma. Un romanzo che lancia una sfida che è quella di far vincere sempre l'amore.






4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. DAL SITO DELLA CASA EDITRICE PELLEGRINI DI COSENZA :

    CLARETTA E BEN

    Il mio amore è con te
    BRUNI Pierfranco
    Letterature
    Data di pubblicazione : 1996
    Collana : Zaffiri

    È la storia d’amore tra Claretta Petacci e Benito Mussolini. Ma qui è raccontata sul filo di una onirica visione. Tutto il resto non ha senso. Si parla dell’amore, dell’incontro tra i due amanti, della felicità, dello stare insieme e della tragedia. Nella tragedia l’amore diventa ancor più grande. Sullo scenario i fatti della guerra, il Fascismo, la guerra partigiana e l’uccisione dei due. È un amore che ritrova il suo senso in quella drammatica morte e nella rinuncia di Claretta a salvarsi.

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  3. L'ignoranza non ha mai limiti! Soprattutto quando sono gli "anonimi" a firmarsi. Ma cara Lillì non dovresti pubblicare per una dialettica articolata e colta testi di anonimi. E' mancanza di stle giornalistico, di eleganza e di coraggio. E tu, che dovresti conoscere il mestiere, scivoli in questi giochi di un provincialismo basso e banale. Il coraggio bisogna averlo anche per dire le verità. La menzogna equivale a nascondere la certezza della verità. E gli anonimi o dicono menzogne o hanno paura di documentare la verità. Il mio romanzo, non ho bisogno di giustificazioni da dare agli ignoranti anonimi, pubblicato in questi giorni è ben altra cosa in tutti i contesti di storia, scrittura, processo letterario pur in un percorso omogeneo. Ma è inutile aprire discussioni con gli ignoranti anonimi. Tali ignoranti anonimi non conoscono la plaquette del 1996 e tanto meno il romanzo di oltre 150 pagine di oggi. Ma è inutile continuare. Io mi firmo come sempre e mi meraviglio, cara Lilli, che continui a pubblicari gli anonimi. Non per me. Ma per la libertà di chi sa che il coraggio è una virtù. Tanti auguri. E ora basta. Amici e avversari il sottoscritto può tranquillamente ignorarli e scegliere. Io scelgo e ignoro. Perchè l'inoranza e l'anonimato non fanno parte della mia vita, della mia lealtà, del mio coraggio e della mia correttezza.
    Pierfranco Bruni

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  4. Caro Pierfranco, purtroppo per un errore tecnico è passato il commento che a giusta ragione ti ha indignato, ti prego di scusarmi ma causa super lavoro è capitata questa svista, hai ragione i commenti anonimi, in particolare quelli offensivi non vanno pubblicati, anche se spesso sono utili a capire quanto la mente di certa gente sia deviata e marcia di invidia, ma come si dice meglio invida e non pietà. Tu sei una persona di grande cultura e credo anche tollerante, una dote che hanno le persone di talento quale tu sei e come si conviene a persone della tua levatura e di grande generodsità, inoltre a tuo merito stai anche portando alla ribalta nomi di altrettanta valenza culturale, la tua Micol e altri. quindi onore al merito alla tua grande operazione culturale.
    Ora provvedo a cassare l'infame commento e ti prometto che non accadrà più e naturalmente questo blog rimane a tua disposizione. Mi auguro che sia superato questo inconveniente e quindi mi auguro che tutto sia come prima.

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