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martedì 3 luglio 2012

Grottaglie città turistica?


di Filomena Russo
Edicola sacra centro storico di Grottaglie
Una semplice definizione:  turismo è l’insieme di attività legate al movimento di persone (turisti) ,che viaggiano per disparati motivi, e/o per il piacere di scoprire luoghi, culture, tradizioni. C’è anche  una splendida poesia di Charles Baudelaire “Invitation  au voyage”, ma  è tutta un’altra storia.  Il turismo , considerato e organizzato come un’industria  è  “ un’ Esportazione  Invisibile”. Si può vivere  su un determinato territorio da sempre, ma non necessariamente lo si conosce. Valorizzare  il turismo significa, perciò, innanzi tutto conoscere la realtà in cui si vive e renderla fruibile a tutti.
Importante la ricerca storica dei luoghi di interesse naturalistico e monumentale. Dall’habitat rupestre alla riscoperta delle storie e delle tradizioni culturali, artistiche, architettoniche, enogastronomiche del proprio territorio; gravine, artisti, poeti e storici (come  la storia di un brigante grottagliese, papa Giru, le cui gesta hanno travalicato i confini nazionali).
 Le  potenzialità turistiche di Grottaglie sono molteplici; dal quartiere delle ceramiche, unico nel suo genere, alla feudalità passata della città all’ombra del Castello Episcopio con porta S. Giorgio.
Unico è anche il centro storico, che si estende sino alla porta S. Antonio, a porta S. Angelo, che non esiste più, oggi fuori porta, e la chiesa di S. Francesco di Paola. Piazza Regina Margherita, deturpata, per la presenza di uno stabile non consono all’agorà, la Collegiata della Chiesa Matrice, la  Chiesa del Carmine, la Madonna del Lume, senza trascurare la chiesa di S. Francesco De Geronimo, il  santuario, che custodisce le spoglie del Santo grottagliese, caso raro se non unico, che potrebbe favorire il turismo religioso .      
Grottaglie  potrebbe offrire dei soggiorni gradevoli  e interessanti, ma le carenze ricettive, e non solo, esclusi i B&B, che fanno la loro  parte, offrendo ospitalità e gentilezza ,il turismo a Grottaglie è solo “mordi e fuggi”. Da aggiungere che c’è anche carenza di materiale prettamente turistico, come: dépliants  et brochures in più lingue.  Nell’ufficio preposto esiste qualcosa in lingua inglese e in lingua tedesca e basta, troppo poco, anche perché i turisti francesi  e spagnoli, ad esempio, potrebbero sentirsi discriminati; ma è solo una constatazione,  per non parlare della inesistenza di cartelli stradali con le indicazioni dei  beni  architettonici e non solo. Le gravine, poi, la nostra maggiore attrattiva naturale, che rappresentano lo specchio geologico della città e mettono   in luce la tipologia del territorio sul quale Grottaglie è sorta (la gravina di San Giorgio) dove sono?  Come le si raggiunge?. Il nome della città, infatti, deriva dal latino Cryptae Aliae (diverse, altre grotte),per cui uno degli itinerari più logici- da proporre al turista- parte dal quartiere delle ceramiche, attraversa il centro storico, si sofferma al Castello Episcopio, per raggiungere le  gravine, luogo rupestre di origine della città.    
Percorrendo le vie e viuzze della Grottaglie vecchia, poi, il cosi detto “centro storico”, al turista attento non sfuggono certi angolini caratteristici ,che fanno parte della nostra  storia e/o tradizione e scoprono le edicole votive. A tale proposito va ricordato che da alcuni anni a cura dei Lions di Grottaglie e della BCC di San Marzano si sono realizzate delle opere di  recupero conservativo ed estetico delle edicole votive del centro storico,  soprattutto il  prof. Antonio Caputo, uno dei soci fondatori del club locale, che  ha fatto del recupero delle edicole votive del centro storico un impegno del tutto personale. La conoscenza e la passione  per il territorio  su cui si vive favoriscono la scoperta di quegli angolini per i più, talvolta, sconosciuti. Non si può amare ciò che non si conosce. Le origini storiche delle edicole votive  non sono note, si pensa, pertanto, trattarsi di immagini protettive volute dal proprietario della magione sulla cui parete, “nchioscia”  o spigolo sia stata dipinta l’immagine sacra, che in genere data fine’800 inizio ‘900. Spesso trattasi di immagini più volte ritoccate. Pare che i cittadini, nei decenni  passati, si riunivano davanti alle edicole votive  per pregare il santo o l’immagine che il dipinto raffigurava ,ciò vuol dire che erano dei  luoghi di aggregazione sociale e religiosa. Il prof. Antonio Caputo, come dicevamo, si è fatto promotore  del recupero delle immagini  delle edicole votive:
  
1.     MADONNA DEL CARMINE- via S. Francesco de Geronimo
2.     IMMACOLATA CONCEZIONE-salita Immacolata
3.     MADONNA CON IL BAMBINO –vico Umberto, 10
4.     LA DEPOSIZIONE-via Chiesa Matrice,29
5.     LA  DEPOSIZIONE  DI GESU’- via Castello,3
Restauratrice la dott. Gaetana di Capua
Tutto ciò dimostra che là dove si vuole, qualcosa si può fare con impegno personale, disponibilità e passione per la città in cui si vive. Ci si auspicherebbe altrettanta attenzione, disponibilità e impegno da parte dei “ Preposti” alla salvaguardia dei beni comuni. Questo é solo un esempio di come e quanto  il singolo cittadino e  le differenti associazioni culturali  possono fare per valorizzare Grottaglie ; a tale proposito molto altro ci sarebbe da dire…….. à la prochaine.

3 commenti:

  1. Condivisibile quanto scritto. Solo una precisazione: aliae non significa "diverse" ma "altre". Sarebbe l'ora di consultare un vocabolario di latino e non scopiazzare gli errori degli altri.

    Andrea A.

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  2. Putroppo il turismo a Grottaglie è destinato a restare"mordi e fuggi",perchè manca una seria politica turistica, gli operatori così come i ceramisti sopravvivono alla giornata, in assenza di concrete prosettive di rilancio. Putroppo si paga il prezzo dell'isolamemento, senza una stazione, un'areoporto eternamente chiuso,la campagna e le meravigliose gravine rupestri abbandonate a e stesse, chi vuoi che venga a Grottaglie?A fare cosa?Partiamo da questo...

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  3. Gentile signor Andrea, la ringrazio della precisazione,ma mi permetto di farle notare che ho scritto "diverse ,altre grotte", nel senso di molte altre e che "aliae" é il plurale di: "alius , alia,aliud, pronone e aggettivo della lingua latina. Cosa avrei scopiazzato? Grazie F.R:

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