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lunedì 12 marzo 2012

L'Aeroporto Militare"M.Arlotta".

Ricordando ciò che l’Aeroporto Militare ha rappresentato per tanti Grottagliesi, i cui ricordi per esso sconfinano nella tristezza e nella malinconia per quello che è  stato, riporto: 
“L’aeroporto è intitolato al Tenente di Vascello Marcello Arlotta, Medaglia di Bronzo e d’Argento al Valor Militare, eroico Comandante di “Aeronavi”: egli nacque a Napoli il 9 di gennaio del 1886 e scomparse nell'Adriatico nella notte tra il 16 e il 17 agosto del 1918, durante un'azione bellica con un’aeronave modello A1 (grande dirigibile dotato di quattro motori con un’autonomia di 14 ore e un carico bellico di 1.200 Kg).
Fu proprio in una di queste azioni di guerra, volta a bombardare l’arsenale Teodo di Cattaro, che l’aeronave, con a bordo Arlotta, non fece ritorno alla base. Nonostante le continue ricerche da parte di molti mezzi aerei e navali, il corpo venne ritrovato solo l’11 di settembre, e sono rimaste sconosciute le cause della perdita dell’A 1 che, non avendo a bordo sistemi di trasmissione, non diede la possibilità all’equipaggio di trasmettere un eventuale richiesta di soccorso.
Nel 1923 la struttura aeroportuale di Grottaglie confluisce nella neo costituita Regia Aeronautica, una nuova Forza Armata autonoma dove vengono assorbite tutte le aviazioni militari, tra cui anche la Regia Marina con lerelative infrastrutture aeronautiche; per tutto il “ventennio fascista”, in cui le forze armate furono notevolmente potenziate, l'aeroporto divenne "Scuola Centrale di Pilotaggio" per oltre 200 allievi di varie nazionalità.La dotazione di velivoli era costituita da biplani Ansaldo A 300/6 e Inam Romeo Ro 1: in  questo periodo avvenne l’intitolazione della base al Tenente di Vascello Marcello Arlotta.
Per continuare negli anni trenta la scuola utilizzo’ i Fiat CR.20, da addestramento, con una versione a doppio comando. 
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Comando di Grottaglie assunse il compito di proteggere i porti di Taranto e di Brindisi e la città di Lecce. Inoltre, quando si aprì il fronte sui Balcani, dallo stesso aeroporto partirono squadriglie da bombardamento per molteplici azioni belliche. Fino a gennaio del 1941, l’aeroporto era stato solamente utilizzato da velivoli di nazionalità italiana.Dallo stesso mese iniziò la coabitazione con gli aerei tedeschi della Luftwaffe ed a metà dicembre caddero sull'aeroporto le prime bombe nemiche. Da giugno a settembre del 1943, ci furono pesanti bombardamenti da parte degli alleati che distrussero gran parte degli aerei italiani e tedeschi, nonché le strutture aeroportuali,con rilevanti perdite umane. Dall’8 settembre 1943 l'aeroporto fu occupato dalle forze alleate e utilizzato da velivoli della Royal Air Force e dall’United States Air Force.

Per rivedere un reparto operativo a Grottaglie, bisogna aspettare il 1950 con la costituzione dell’86°Gruppo Antisom dell’Aeronautica Militare: gli aerei in dotazione erano i Curtiss Helldiver.Un primo accenno di ritorno al passato per gli aviatori della Marina Militare si vede nel 1952 quando alcuni piloti, di ritorno dagli Stati Uniti per un corso di pilotaggio presso la United States Navy, dipingono su due Helldiver la coccarda tricolore con l’ancora al centro e lo stemma delle Repubbliche Marinare sul timone verticale. In base ad una norma che assegnava tutti i velivoli militari all’Aeronautica Militare questo primo tentativo di ricomporre l’Aviazione Navale fu vano. Oltre agli Helldiver presso l’86° Gruppo operarono anche i Lockheed Harpoon.Il Gruppo Antisom lasciò Grottaglie alla fine degli anni cinquanta  
L’aeroporto non viene abbandonato perché, sempre negli anni cinquanta, l’Aeronautica Militare vi istituì la Scuola Centrale Istruttori di Volo (S.C.I.V.) operativa sino alla metà degli anni settanta.La scuola, impegnata nell’addestramento basico(qualcuno dei…maturi ricordera’ certamente i Congolesi che passeggiavano per le vie di Grottaglie e la “trattoria dell’aviere”,dove si “spendeva poco e si mangiava bene”), aveva in dotazione l’onnipresente Texan T 6 e alcuni bimotori di costruzione nazionale Piaggio P 166M.Oltre alle attività di scuola, sempre negli anni sessanta (1964-1969), in una breve parentesi, l’aeroporto viene aperto ai voli commerciali prevalentemente verso la capitale; inoltre,opera il 3° distaccamento del 15°Stormo impegnato in attività di ricerca e soccorso (SAR Search and Rescue), attivo sino ai primi anni ottanta. 
Nei primi anni settanta si sviluppano i progetti per la realizzazione di un insediamento della Marina Militare . Nel 1976 avviene la costituzione ufficiale del 4° Gruppo Elicotteri, quindi l’Aviazione della Marina Militare “ritorna.” Un ulteriore espansione della Marina sull’aeroporto pugliese avviene nel 1979 quando viene creato il Comando della Stazione Elicotteri della Marina Militare. necessario supporto tecnico, logistico e amministrativo, operazione già sperimentata. Nel 1985 con la nascita di una nuova struttura adibita a Terminal passeggeri l’aeroporto viene riaperto al traffico commerciale. 
Nel 1991 la Marina Militare con l’acquisizione di velivoli a decollo verticale AV 8B Harrier II, acquisiti per armare l’Incrociatore Porta-Aeromobili “Giuseppe Garibaldi”, costituisce il Gruppo Aerei Imbarcati (Grupaer) che si insediava nella zona nord del complesso. Se nel 1991 c’è stato un passaggio epocale per le attività della Aviazione Navale con l’acquisizione dei suoi “primi” aviogetti, nel 1996 é la Stazione Aeromobili a ritornare ai fasti degli anni dei dirigibili con l’assunzione completa della giurisdizione dell’intero sedime aeroportuale,  in quanto l’Aeronautica Militare si ritira da Grottaglie. Con l’occasione, veniva posta sul piazzale della base un monumento con la dicitura che ricorda che qui era presente l’aviazione navale e qui vi fa ritorno: “Noi uomini di mare che da questo sacro suolo ci levammo alti nei cieli, qui ritornammo fedeli alla nostra missione e per il bene della Patria” 
Con questa nuova organizzazione, nel 1999 Grottaglie  ha abbandonato la denominazione di Stazione Elicotteri Marina Militare (Maristaeli) per acquisire la nuova denominazione di “Stazione Aeromobili Marina Militare” (Maristaer), a sottolineare la specifica caratteristica della base che, a differenza delle altre, ospitava non più i soli elicotteri, ma anche aerei ad ala fissa.

NB: Mi scuso per eventuali inesattezze ed incompletezze dei dati e delle informazioni. E’ quello che sono riuscito a trovare, ergo… non lapidatemi!

Grottaglie, 8 aprile 1939: i Granatieri di Sardegna si imbarcano per l'invasione dell'Albania




6 commenti:

  1. non vorrei essere pignolo,ma per eattezza di notizia non è vero che il sedime dell'aeroporto passa alla giurisdizione militare.Negli anni 70 la Marina Militare gestisce una parte del "campo" mentre in concomitanza del "rapporto LINO,l'aeroporto passa al Ministero dei trasporti. Pur mantenendo la intitolazione originale,M: Arlotta, l'aeroporto da quegli anni settanta è aeroporto civile aperto al traffico nazionale e comunitario (fonte ENAC)Il sedime militare in forza alla Marina ,non ha la denominazione di aeroporto,bensì "base aeromobili" meglio stazione aeromobioli. (MARISTAER )prima era MARISTAELI.
    Credo che fosse doverosa la puntualizzazione ,così facciamo chiarezza una volta per tutte.

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  2. Gentile Gianni Lacava, la ringrazio come amministratrice di quetso Blog e credo di poterle anticipare i ringraziamenti anche a nome del prof Francescone, il quale, sono certa, non mancherà di ringraziarla personalmente. Questo Blog è aperto a tutte le persone che hanno da raccontare storie, fatti di interesse comune, quindi bene lei ha fatto a precisare.
    Grazie e buon lavoro.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. carissimo Gianni Lacava,
    ringraziandola per i suoi suggerimenti preziosi e, anche, per essere intervenuto,faccio semplicemente notare che tali notizie sono state "assunte" da un sito istituzionale per cui, sono state riportate sic et simpliciter.
    Naturalmente,tutte le precisazioni/correzioni sono le benvenute,sono,percio',accettate e lei, non e' stato affatto pignolo.




    "Con questa nuova organizzazione, nel 1999 Grottaglie ha abbandonato la denominazione di Stazione Elicotteri Marina Militare (Maristaeli) per acquisire la nuova denominazione di “Stazione Aeromobili Marina Militare” (Maristaer), a sottolineare la specifica caratteristica della base che, a differenza delle altre, ospitava non più i soli elicotteri, ma anche aerei ad ala fissa".

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  5. carissimi Lilli ed Elio ,ci conosciamo personalmente e sapete benissimo quanto io tenga ,come Voi, all'argomento oggetto del mio commento.
    Ho approfittato dll possibilità gentilmente offerta,per aggiungere ,o portare comunque un contributo alla informazione secondo il livello di conoscenza degli argomenti.Come certamente saprete,il nostro aeroporto ,è sconparso dalla lista degli aeroporti nazionali pubblicata dall'ENAC,e queste azioni di sabotaggio nei confronti del nostro territorio ,non possono passare inossevate agli occhi di chi ha investito tutte le energie disponibili per rivendicare diritti sacrosanti,negati al territorio.Continuo .nonostante tutto, ad avere fiducia nell'azione della magistratura ,che sta verificando l'esposto presentato da un legale tarantino, e che se tutto va come dovrebbe andare,forse vedremo riaffermare qualche valore un po dimenticato; la legalità .
    ciao, a presto.
    Gianni Lacava

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