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mercoledì 18 gennaio 2012

In ricordo di un'altra Primavera: quella di Praga


Il 19 gennaio del 1969 dopo tre giorni di agonia, moriva Jan Palach, un giovane universitario-patriota cecoslovacco, che per sfidare lo strapotere dell'unione sovietica, dopo essersi cosparso il corpo con la benzina, si dette fuoco, divenendo con il suo estremo gesto, martire caduto in difesa della libertà.
"Poichè la disperazione e la rassegnazione, stanno per sopraffare i nostri popoli, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e scuotere la coscienza del popolo" (tratto da degli scritti ritrovati in uno zainetto di Jan abbandonato vicino al suo corpo in fiamme in piazza San Venceslao a Praga ) Altri giovani, tra cui il suo amico Jan Zaiìc, seguirono il suo eroico esempio, togliendosi la vita.
Muor giovane colui che al ciel è caro.

2 commenti:

  1. Io e la mia famiglia ne sappiamo qualcosa di : Muor giovane colui che al ciel è caro.

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  2. "Muor giovane colui che gli dei amano"....

    Traduzione letterale del verso del commediografo greco Menandro("Ὃν οἱ θεοὶ φιλοῦσιν, ἀποθνήσκει νέος", )...... che Plauto, famoso commediografo latino tradusse , da par suo:"Quem di dilugunt, adulescens moritur".

    Si pensi a Leopardi, che poneva come epigrafe di ‘Amore e Morte’ il verso ‘Muor giovane colui che al cielo è caro’.

    Saluti

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.