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lunedì 2 gennaio 2012

3 Gennaio 1954: Arriva la RAI

Il 3 gennaio 1954, iniziarono le trasmissioni televisive ufficiali della RAI.
Il primo programma che andò in onda fu “Arrivi e partenze”, condotto indovinate da chi? Da Mike Bongiorno ed era dedicato ai vip in transito a Roma. Chiuse i programmi la prima edizione della “Domenica Sportiva ".



Ecco il primo palinsesto:
Ore 11:cerimonia di inaugurazione a cura di Fulvia Colombo da Milano e Nicoletta Orsomando da Roma
Ore 14.30: Arrivi e partenze. Armando Pizzo e Mike Bongiorno hanno il compito di fermare i personaggi tra un volo e l’altro e di far loro qualche domanda. La regia è di Antonello Falqui.
Ore 14.45:cortometraggio.
Ore 15: Orchestra delle quindici (musica leggera).
Ore 15.45: Pomeriggio sportivo (ripresa in diretta di un avvenimento).
Ore 17.30: Le miserie del signore Travet (film di Mario Soldati).
Ore 19: Le avventure dell’arte: Giambattista Tiepolo, a cura di Antonio Morassi.
Ore 20.45:telegiornale a cura di Riccardo Paladini
Ore 21.15: Teleclub (curiosità culturali e varie presentate da «note personalità».
Ore 21.45: L’osteria della posta di Carlo Goldoni, regia di Franco Enriquez; in diretta.
Ore 22.45: Settenote (programma di musica leggera presentato da Virgilio Riento).
Ore 23.15: La domenica sportiva, a cura di Aldo De Martino. Risultati, cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata.
Qualche altra piccola curiosità?
In Italia esistevano circa 15 mila televisori, quasi tutti localizzati tra Torino e Milano.
In Italia, in quel periodo, il reddito medio pro capite annuo era di circa 250 mila lire e per acquistare un televisore bisognava spendere dalle 150 mila lire ad 1 milione e mezzo di lire. Tra le aziendi costruttrici di televisori di quel tempo figurano: Magneti-Marelli, Allocchio-Bacchini, CGE, Geloso, Mivar, Brion-Vega e Safar.
Già da allora però il nostro servizio pubblico aveva un primato : il canone di abbonamento annuo, fissato a 12 mila e cinquecento lire , era il più alto in Europa.
Gli esperti consideravano la televisione un mezzo senza un grande avvenire, alla stessa stregua di quello che in quel periodo soleva dire Ernesto Calindri in una pubblicità: Oggigiorno tutto è una lusinga,dura minga. Dura no. Non può durare. Invece la storia...ci racconta una cosa diversa. Su Appstore, un negozio virtuale telematico, oggi è possibile acquistare un programma informatico che ti permette di guardare comodamente la TV... dal telefonino. Alla faccia del " Dura minga. Dura no. Non può durare" di Calindri.

di Roberto Burano

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