Che ora è ?

domenica 3 febbraio 2008

Signori, questa è la sanità in Puglia!






No! Non si può restare indifferenti a notizie del genere e quindi, se non insensibili, gridare alla scandalo, ammesso che qualcuno ti ascolti e si rinzeli.

È immondo e sconfortante come possano passare nel silenzio più sconcertante notizie di cui non posso non fare da cassa di risonanza con tutti i modesti mezzi che ho a disposizione.

Un medico chirurgo ortopedico, di grande levatura morale e professionale, grottagliese di nascita e di cuore, sei mesi fa corona il sogno, sempre coltivato, di poter un giorno lasciare il freddo (climatico) del nord e venire qui al sud ( nel freddo dell’ignavia e dell’invidia), a fare ciò che per tanti anni ha fatto con enormi risultati in quel di Sondrio e provincia, il chirurgo ortopedico che centinaia di pazienti non finiscono di benedire per la sua grande professionalità.

Mi sto riferendo al dr. Nicola Annicchiarico, che dopo sei mesi di grandi tribolazioni come primario nel reparto di ortopedia del SS Annunziata ha gettato la spugna ed è ritornato in quel di Chiavenna provincia di Sondrio, a riprendere il suo posto di primario. Titoli a nove colonne lo hanno accolto, prima che lui arrivasse a destinazione, i giornali hanno osannato il suo rientro.

Torna Annicchiarico, Ospedale felice” scriveva il 23 gennaio il quotidiano di Valchiavenna, giornalisti che l’hanno chiamato al telefono per sincerarsi che la notizia arrivata in redazione fosse vera. L’entusiasmo alle stelle, gente festante che lo ferma per strada per stringerli la mano a dimostrazione della felicità per il suo rientro.

Ancora una volta il nostro sud lascia scappare lontano i suoi figli a causa di chi essendo stanziale e mai confrontatosi col mondo al di fuori dei recinti provinciali o regionali, tende a fare terra bruciata a chi come il dr Annicchiarico era giunto carico di entusiasmo, passione e tanta voglia di fare, tutto questo è stato spento nel giro di pochi mesi con la solita strategia subdola di chi non vuole essere disturbato nel suo dolce far niente. Il dr Annicchiarico forse non era abbastanza in linea con l' inettitudine del sistema che sta lavorando affinché prevalga sempre di più una sanità privata a scapito di quella pubblica.

È suonato beffardo sere fa l’intervento del dott. Colasanto dirigente generale della ASL tarantina, durante un convegno svoltosi a Grottaglie, in cui lo stesso dirigente chiedeva la collaborazione di tutti i medici per una sanità migliore e ai cittadini affinché limitino i viaggi della speranza, e quindi ripongano più fiducia nella Sanità pugliese, vale la pena di sottolineare che a quel convegno era presente anche il dr Annicchiarico che lo stesso dott. Colasanto non si è mai degnato di ricevere in 6 mesi di attività del medico grottagliese in quel di Taranto, come dire: "Alla faccia della collaborazione!"

Ancora una volta noi gente del sud costretti a viaggi della speranza se abbiamo bisogno di medici validi e qualificati di cui abbiamo grande fiducia spesso nostri eccellenti conterranei, che vergogna! La raccapricciante storia del dr Annicchirico si è ripetuta anche a Grottaglie nell’Ospedale San Marco, dove il prof. Molfetta, chirurgo ortopedico di chiara fama, operava presso il nosocomio della Città delle Ceramiche, una situazione durata poco più di un anno, anche questo professionista nativo di Puglia (San Pietro Vernotico), è andato via.

Di fronte a queste notizie sapete come ha reagito l’opinione pubblica? Con la freddezza sentimentale e le spallucce tipiche del tapino meridionale capace di fare solo il Tafazzi ( per
intenderci colui che si prende a bottigliate le parti intime, traendone piacere. Un masochista. sic) della situazione.


Per Annicchiarico più di qualcuno ha avuto l’ardire di definire la faccenda come una mancanza di coraggio del medico grottagliese, che ha gettato la spugna, ovviamente un’idea del tutto sballata e e dettata dalla solita insensibilità ed ignavia, il gesto di Annicchiarico non è affatto mancanza di coraggio, ma si racchiude in una semplice finalità, quello che sia il dr Annicchiarico che il prof Molfetta avevano fatto la scelta di ritornare in terra di Puglia per contribuire ad una rinascita del nostro sud che alla luce dei fatti in oggetto e a quello che si sta facendo della Sanità in Puglia, è una rinascita che mai avverrà perché noi gente del sud vogliamo continuare a vivere da sudditi assoggettati al sistema marcio, utile solo a chi della sanità ne sta facendo un affare del tutto personale.

Ah, dimenticavo!!! Sono ricominciati i viaggi della speranza per Chiavenna e Genova, nella città ligure opera il prof Molfetta. Tutto questo con buona pace di chi ha contrabbandato la salute dei cittadini pugliesi con logiche discutibili del risparmio della spesa sanitaria che stridono con realtà tipo conflitti di interessi grandi quanto un palazzo a 5 piani e nomine dirigenziali dettate dal nauseabondo manuale Cencelli molto caro ai nostri politici quando sono al potere. A la santé!!!


17 commenti:

  1. E io voglio essere ottimista e credere che il dr annicchiarico, sia stato spinto da sconforto e dall'incapacità di resistere. Perché se dovessi essere pessimista, potrei anche pensare che il dr sia stato una pedina che ha scelto consapevolmente di contribuire all'enorme affare della sanità privata che si nutre del marciume della sanità pubblica.
    Chiunque ha scelto come me di rimanere nella mia terra lo ha fatto nella consapevolezza di non stare a gardaland, ma ogni passo, ogni conquista è solo frutto di lotte titaniche. Chi decide che vale più la propria carriera e decide di andare via lo deve fare con la consapevolezza di non avere più diritto di denigrare la propria terra. Chi va via non può lamentarsi di come vanno le cose perché ha deciso di non scendere in campo a lottare per contribuire a rendere la propria terra migliore per i propri figli. Non lo dico per romanticismo, lo dico perché solo attraverso la lotta continua si possono risolvere i prioblemi che attanagliano i meridionali, come ad esempio rendere migliore la sanità pubblica e non lasciare che sulla salute delle persone si monti il peggiore dei businness. Annicchiarico Nicola non è degno della mia indignazione.

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  2. Ma quanti nella nostra terra lottano?
    A giudicare dallo stato delle cose, sono davvero pochi.

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  3. Il dr Annicchiarico è una bellissima persona, un ottimo medico e voglia di fare a vendere. Se ha preferito andare via, sono certo, non lo ha fatto per incapacità a resistere, ma sicuramente per la grande delusione provata. Quanti di noi vorremmo andare via e non ce lo possiamo permettere?
    Lui per sua fortuna ha potuto e credo che questo sia motivo di biasimo da parte di chi che dichiara di restare qui a lottare per i propri figli e per una Puglia migliore. BALLE!!!

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  4. Commenti di opposta natura, come al solito, dettati dal proprio carattere e da sensazioni personali e che non valgono a niente di niente.

    Mi piacerebbe conoscere la motivazione ufficiale(le cosiddette carte) della partenza di questo medico.

    Deali, perche' non le pubblichi? Solo cosi ci si fa una idea precisa.

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  5. Ho letti l'articolo sul ritorno in Chiavenna di Annicchiarico.

    Niente fa capire che questo medico sia stato ostacolato a Taranto.

    Quindi?????

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  6. Il fatto che sia andato via, nonostante l'incarico di primario fosse frutto di un concorso vinto con accrediti veri e non fasulli, credo la dica lunga.
    Non si lascia a cuor leggero ciò che si è meritati a pieno titolo.
    Quindi...

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  7. Cara Lilli, per tua informazione il concorso doveva ancora essere bandito e il suo incarico era provvisorio. Mancavano due fottutissimi mesi per il concorso che avrebbe vinto ad occhi chiusi. Ha mollato senza lottare. Quanti di noi invece, pur avendo la possibilità di andare via rimangono per amore verso questa terra e per cercare di renderla un posto dove valga la pena vivere? Quindi? deus ex machina di colore verde?

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  8. Vedete?
    la verita' comincia a venir fuori:incarico provvisorio.

    Domanda: avrebbe vinto sicuro? E se avessero partecipato altri bravi come lui? Non credo che Annicchiarico sia unico.

    Come vedete, prima di dare giudizio, documentiamoci TUTTI.

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  9. bravo anonimo delle 12.29

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  10. Qui non si sta denigrando nessuno, sicuramente medici validi li abbiamo anche qui, vivaddio!!!
    La notizia è che ci siamo fatti sfuggire un valido medico, e la domanda sorge spontanea, perché?
    Se in un ospedale del nord viene accolto a braccia aperte ci sarà un motivo? Se da noi invece i vertici dirigenziali non lo hanno nemmeno incontrato in sei mesi, ci sarà un motivo?
    Se la gente è disposta a muoversi e viaggiare pur di farsi operare da lui ci sarà un motivo?
    Niente niente che questo indice di gradimento dia un po' di fastidio a qualcuno che si vede soffiare i pazienti?

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  11. lasciamo stare le ipotesi personali e guardiamo ai fatti:

    e' stato detto che il concorso non era stato ancora espletato e che questo Annicchiarico stava in modo provvisorio.
    Giusto?
    Allora, cadono tutte le ipotesi: e se avessero partecipato medici bravi quanto lui al concorso? Non mi verrete a dire che Annicchiarico sia il migliore in italia meridionale....
    Io mi attengo ai fatti e i fatti, alla data ed ora odierna , non parlano di MALA SANITA'o altro di simile.
    Annicchiarico ha detto qualcosa in merito?

    Cercate di far funzionare la testa e di dire meno cattiverie e permalosita'......
    Buoni!

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  12. Questa è la dimostrazione che siamo un popolo di ignavi ed invidiosi!

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  13. che significa deali?
    astai diventando come quelli di io ballo da sola?
    forza spiega che vuoi dire

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  14. Assolutamente no!
    la questione del dr Annicchiarico non interessa più di tanto i cittadini grottagliesi perché com'è noto noi meridionali siamo amanti degli stranieri.
    "Nessuno è profeta in Patria" recita un vecchio e saggio adagio latino.

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  15. ripeto ancora una volta: la persona intelligente e preparata non giudica con l'occhio o col cuore, ma con la...mente.
    E' diverso!

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  16. Va bene!
    Se lai giudica con la mente, scriva la sua di versione.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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